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EMILIO RENTOCCHINI  
  Sui “Dialoghi con il padre”  
 

Le poesie di Dialoghi con il padre, di Marco Fregni, costituiscono un colloquio non retorico, né patetico, ma naturale e naturalmente sospeso e apprensivo, tra chi è andato, e sa già, e chi resta al suo posto di combattimento con l’ignoto.
Perfetta la forma, apparentemente libera ma stupendamente controllata negli snodi: in grado così di produrre quella liquidità di lettura, quindi di respiro mentale, che spinge avanti insieme il passato di chi ha scritto e il futuro a ritroso, cioè, il presente misterioso di ogni pagina, negli occhi di chi legge.




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