CESARE VIVIANI | ||
Su “Racconti dell’uomo grigio” Edizioni Progetto Cultura ; Roma “, 2004 | ||
Il libro è davvero un’opera tanto interessante: ho pensato che sarebbe opportuno indicarla come un testo di formazione per i giovani, nelle scuole, e per tutti gli operatori psico -socio –sanitari, perché è un testo geniale sulla “soggettività”, questo soggetto così tanto declamato ed enfatizzato, così tanto considerato nella trama delle vicende e delle esperienze, e invece così illusorio. Questo soggetto che dovrebbe appena comparire, intermittente, nel corso della vita, per essere continuamente parte delle materie e delle sostanze, e che invece viene separato dalla vita, inflazionato, inteso come protagonista, causa, autore di avvenimenti e fenomeni di cui invece è semplicemente un corollario. Ma, si sa, l’inconsapevolezza è la modalità più ampia della vita individuale. Un libro ben ideato e ben scritto tanto quanto riesce felicemente a rappresentare la vicenda umana e il più ampio che la comprende. ***
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CESARE VIVIANI | ||
Su “Dialoghi con il padre” Edizioni del Laboratorio, Modena, 2007 | ||
E’ un libro sul tempo:”ora o mai più”,
che insegna, o meglio mostra, mi pare, uno dei miracoli, o dei paradossi,
dell’esperienza: l’”ora”, il presente, lo si vive
solo nel momento della morte, mai prima nella vita, solo quando finisce
il tempo, si vive il presente. E la fermezza e la delicatezza della scena
della tue parole, delle rappresentazioni che si formano e si estendono
in queste pagine, ribadiscono limpidamente i contenuti entro i quali continuamente
rimbalza la nostra vita. ***
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